Oggi l’antica cultura dei Naga subisce la repressione e l’indifferenza de mondo civilizzato. Il governo indiano ha suddiviso i loro villaggi in quattro territori (Manipur, Assam, AruchalPradesh e Nagaland); nei primi tre stati l’etnia Naga è in minoranza. Anche se parlano dialetti diversi, il popolo Naga rappresenta una cultura fondata su i valori quali la generosità, l’egualitarismo e l’indipendenza. Ogni villaggio è autonomo e segue il proprio onesto diritto.

La storia riguardo alle origini dei Naga non è esauriente, tuttavia il popolo del Re serpente compare nei primi insegnamenti del Buddha. In alcuni testi di Shakyamuni si fa riferimento alle “figlie del Re dei Naga”, gente forte che seguiva il culto dei loro antenati. La cultura dei Naga è molto antica, manoscritti sanscriti descrivono i fieri abitanti di una regione sub-himalayana che possedevano la pelle dorata dal sole, un misto di sangue mongolo, birmano e tibetano, coraggiosi guerrieri che sin da antiche generazioni usavano suggestivi amuleti.

I Naga utilizzano amuleti colorati realizzati con denti, metalli, legno, pietre e fibre naturali. L’occhio Naga e una delle pietre amuleto più rare ed importanti per questo popolo, la pietra si trova nei fondi e nelle caverne del fiume Mekong, il quale percorre i territori della Tailandia, la Birmania ed il Laos.

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